Il mio primo incontro con le Discipline Bio Naturali avvenne nel 1999: grazie ai Fiori di Bach entrai per la prima volta in contatto con le mie emozioni e con i conflitti, le limitazioni, i giudizi che nascondevo a me stessa e che mi depotenziavano. Grazie alle gocce magiche mossi i primi passi nel mio viaggio dell'Eroe, aprendo gli occhi su un percorso meraviglioso che rivoluzionò la mia vita. I rimedi floreali del dr Bach sono quindi stati il mio primo amore olistico e continuano a essere un prezioso contributo.

In quegli anni lavoravo come assistente educatrice negli Asili Nido a Bergamo, mi occupavo della segreteria di una associazione e insegnavo acquaticità e nuoto, letteralmente da 0 a 100 anni. Proprio nell'ambiente natatorio, che ho sempre amato, mi venne proposto di partecipare a un corso di cui non sapevo nulla: ascoltai la chiamata e imboccai l'incredibile strada verso il fantastico mondo del Watsu®. Fu amore a prima vista, ancora più forte dell'incontro con i Fiori di Bach. Fin dal primo corso, frequentato nel gennaio del 2000, giurai e spergiurai che non sarebbe mai stata la mia professione, perché era un'esperienza troppo delicata e potente per avere la responsabilità di proporla ad altri.
Ma l'Universo aveva altri progetti: nel 2003 completai il percorso che mi qualificò come
operatrice, praticando poi il Watsu per 16 anni in un centro termale, e nel 2010 completai il percorso e il tirocino per propormi come insegnante di Basic Watsu®.

Parallelamente ampliai e approfondii la passione per il contatto con l'essere umano e le sue energie grazie al percorso triennale di Shiatsu, completato nel 2004.
Negli anni successivi si aggiunsero altre tecniche manuali, che ora si integrano alla perfezione nella mia attività di
Body Mind Coach. Studiai infatti, in rigoroso ordine sparso: i trattamenti ayurvedici, la tecnica craniosacrale, la reflessologia del piede, la Shui Jia (massaggio riequilibrante cinese), il Candelight massage, l'espansione dei Fiori di Bach con l'applicazione sul corpo, il massaggio neonatale, il Reiki - Metodo Usui, l'Ai Chi (Tai chi in acqua), il massaggio con le pietre laviche - metodo Sharon, fino ad arrivare alla formazione triennale in TuiNa, completata nel 2019. Ogni disciplina studiata è ora uno strumento nella mia cassetta degli attrezzi somatici ed energetici tra cui scegliere per accompagnare ogni gaudente (non paziente, non cliente) che abbia voglia di mettersi in gioco, nel suo unico e irripetibile percorso di crescita.

Nel 2010, grazie al percorso di Counseling olistico con indirizzo di lavoro sul corpo, trovai il perfetto collante per tutte queste esperienze, andando oltre la semplice applicazione di una qualsiasi tecnica sulla pelle e sui muscoli del ricevente e aggiungendo competenze per potenziare l'esperienza nel riconoscimento delle emozioni, nell'ascolto dei messaggi del corpo e nel contributo che da questa interazione poteva derivare.

Nel 2017 diedi l'ultimo saluto a Muttley, una splendida anima giocosa incarnata in un'American Staffordshire Terrier. Fu un evento molto doloroso, nonostante ci fosse la consapevolezza che a 14 anni e mezzo fosse giunto per lei il momento di riposare: nel giorno del suo viaggio verso il Ponte dell'Arcobaleno, i 12 anni passati in sua compagnia mi sembrarono volati in un attimo e la ripresa sembrava un ostacolo insormontabile. Alcune settimane dopo partecipai ad una giornata in cui conobbi e sperimentai su di me il Riequilibrio Quantico Integrato. Pensando a tutto ciò che seguì quella giornata, ora riconosco che fu uno dei tanti salti quantici che diedero un'importante svolta alla mia vita, generando anche non poche intensità che mi misero molto alla prova negli anni successivi. Ora lo considero un capitolo chiuso, nel senso che non applico più direttamente la tecnica con le persone, ma continuerà a far parte della mia essenza e di ciò che sono ora.

In ogni caso fu l'inizio dello studio di discipline meno corporee e più vibrazionali: fu l'incontro con quelle che si possono definire psicologie energetiche; con l'incredibile mondo della comunicazione diretta con la parte inconscia e super conscia; con strumenti che mi aiutarono a riconoscere e sovrascrivere le credenze limitanti che impedivano la mia piena realizzazione.  L'esperienza si trasformò nel contributo allo sviluppo di percorso che prese il nome di Frequenze Vibrazionali, in cui ebbi anche l'onore e l'onere di riprendere in mano due mie grandi passioni: l'insegnamento e la Medicina Tradizionale Cinese. Anche quel capitolo si chiuse nell'ottobre del 2021, con un misto di profondo dolore e inaspettato sollievo, ma ancora non vedevo che un immenso portone si stava aprendo.

All'incirca nel mese di dicembre del 2020, infatti, una cara amica-sorella mi fece provare un trattamento che, dall'alto della mia esperienza ventennale di pratica e formazione, giudicai con un: "boh, non mi pare un granché". Poco meno di un anno dopo frequentai il primo corso base per apprendere proprio quella tecnica e diventarne operatrice; un anno dopo ne divenni facilitatrice, quindi con l'autorizzazione ad insegnarla ad altre persone. A volte i colpi di fulmine arrivano a scoppio ritardato.
Quest'ultima parte è il riassunto del mio incontro con
Access Consciousness e i suoi infiniti, magici, strani, amati e odiati strumenti per "rendere le persone consapevoli di ciò di cui sono consapevoli". Mi lasciai travolgere dall'ondata di entusiasmo e mi buttai a capofitto nella partecipazione a classi che mi diedero la possibilità di vivere esperienze di crescita molto, molto intense... anche quando sembrava che tutto stesse fermo.

La prima classe di specialità che frequentai dopo la prima classe Access Bars si intitolava Talk to the entities - Parlare con le entità; poi arrivò la Fondazione (la prima di varie) e tante, tante serate di chiarezza, chiamate, challenge di durata variabile, condotte da altrettante facilitatrici certificate, ognuna con la sua personalissima e brillante energia. In tutto questo arrivò lei: la classe di 3 giorni sul Corpo. Ancora la mente non lo sapeva, ma il corpo aveva già la consapevolezza che quella classe sarebbe stata La Soluzione a una fastidiosa malattia che mi accompagnava dall'adolescenza: l'asma. Prima o poi nel blog approfondirò l'argomento.

Poiché, da brava cancerina, sono avvezza ai colpi di fulmine, potevo forse farmi mancare un'altra novità, un'altra passione per uno strabiliante strumento utile a sondare i misteri del cosmo e trovare la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto?  La risposta non è solo UN numero in particolare (lunga vita al 42), ma un intero sistema di lettura dei numeri: nel 2022 è nato infatti l'amore per la Numerologia Pitagorica e gli Archetipi. Questa fase è ancora work in progress: approfondirò l'argomento al termine del terzo livello, che sto frequentando in questi primi mesi del 2024.

Questo è il riassunto degli ultimi 25 anni, che possono essere inclusi in una sola parola: multipotenzialità.
Da quando, grazie alla mia coach, ho scoperto che questi numerosi entusiasmi e innamoramenti non erano indice di superficialità (anzi: l'esatto opposto), sto contemporaneamente dando sfogo e mettendo ordine alle innumerevoli competenze acquisite, per offrire ai miei gaudenti un'esperienza multisfaccettata, brillante e mai noiosa.

Tutte queste esperienze olistiche e imprevedibili sono bilanciate da una mente estremamente razionale e organizzata: da vent'anni anni gestisco l'amministrazione di diverse associazioni; mi occupo di GDPR; ho sviluppato una divertente competenza da editor che mi fa sgamare un errore ortografico a distanza di un metro; ho potenziato le mie capacità organizzative, mettendo al servizio degli altri il mio occhio strategico da giocatrice incallita di Tetris; ho tanta, tanta pazienza nel guidare le persone a svolgere procedure noiose e articolate, tipo iscrivere la propria associazione al mitico RUNTS (da me ribattezzato sgrunts) oppure le faccio al posto loro.
Anche questo è multipotenzialità.

Potevo forse farmi mancare il volontariato? Ovviamente no. Dall'età di vent'anni circa sono donatrice di sangue; dal 1996 al 2004 ho prestato servizio presso la Pubblica Assistenza Croce Bianca Città di Bergamo nel ruolo di soccorritrice in ambulanza e centralinista; nell'aprile del 2011 ho donato il midollo osseo a uno sconosciuto gemello genetico.
Ebbene sì: da qualche parte nel mondo ora c'è un adolescente di nome Gabriele che si porta a spasso il mio sistema immunitario e il mio gruppo sanguigno (ovunque tu sia, pulcino mio: le emozioni della donazione sono sempre con me... Tu sei sempre con me). Quella donazione ha dato il via alla cura più incredibile per la mia timidezza: ha infatti rappresentato l'inizio del mio volontariato attivo in ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), grazie al quale ho raccontato la mia esperienza a bambini, adolescenti, medici, infermieri, militari, amici, parenti fino al decimo grado e a qualunque persona abbia voglia di scoprire quanto sia prezioso donare una Speranza di Vita ad uno sconosciuto.

Questa sono io.
Questa è l'energia della mia Oasi, che mi auguro un giorno sarà anche la vostra.


N.B.: amo la mia professione, amo il Con-Tatto autentico con le persone e sento dentro di me un grande dolore quando ricevo telefonate per avere informazioni sulla mia attività e dall'altra parte c'è un uomo che pone, in modo più o meno subdolo, richieste di "ampliamento del rilassamento" con prestazioni sessuali.
Se sei uno di quelli, sappi che non ti giudico, ma se stai cercando "altro" hai decisamente sbagliato persona e luogo. La mia Oasi non fa per te.